Lasciata alle spalle l’ultima perturbazione Atlantica, l’Italia si troverà a fare i conti con una discesa di Aria Artica che nella settimana prossima acquisterà componenti continentali, ma con perturbazioni poco incisive vista la risalita dei geopotenziali dettati dall’espansione di un promontorio Anticiclonico, che andrà a posizionarsi longitudinalmente sull’asse dell’Europa occidentale.
Da Sabato pomeriggio la progressiva espansione del suddetto promontorio fin sulle isole Britanniche, favorirà una retrogressione di aria Artica con una saccatura di aria fredda in quota di natura russo-siberiana che entreranno con le prossime perturbazioni la n. 5 e la n. 6 di Dicembre.
La n. 5 dal sabato pomeriggio lungo il versante tirrenico ed in spostamento su quello Adriatico nel corso della Domenica mattina, produrrà veloci fenomeni temporaleschi con rovesci che diverranno nevosi nelle aeree interne sopra i 500 metri circa, in spostamento verso le zone meridionali, con persistenza dei fenomeni nel corso di Lunedì mattina sulla Puglia Garganica, Molise, ed alcune zone della Calabria e Sicilia Tirrenica, lasciando altrove ampi spazi di soleggiamento, ma accompagnati da venti di Maestrale localmente forti sui bacini del Mar di Sardegna, Tirreno Meridionale Est, Adriatico centro-meridionale.
La perturbazione n.6 con un transiente che verrà a formarsi nel corso del Lunedì pomeriggio al largo del Mar di Sardegna, riguarderà la stessa isola con fenomeni temporaleschi a tratti marcati, e con nevicate che dalle Alpi scenderanno rapidamente di quota sino a quote collinari sulle regioni nordoccidentali. I fenomeni saranno in esaurimento in serata.
Nelle giornate successive il calo termico caratterizzato dalla forte ripresa dei geopotenziali sul settore Balcano-Caucasico, getterà le basi per un solido ponte Anticiclonico che potrebbe perdurare per diverso tempo, con deboli infiltrazioni da Est di poco spessore che andranno ad incidere maggiormente l’arco Alpino centro-orientale.
Tendenzialmente le giornate risulteranno serene o poco nuvolose, temperature in calo e venti a tratti moderati dai quadranti settentrionali, foschie localmente dense dopo il tramonto, dalla pianura Padana verso le regioni Adriatiche, mentre da Giovedì sul finire della settimana con la relativa rotazione dei venti, subiremo l’aumento delle temperature e delle coperture, con la possibilità di ritrovare locali banchi di nebbia sulle stesse zone e sulle quelle interne delle regioni centrali italiane.
Ci fermiamo alla giornata di Sabato 23, visto che il tempo che ci separa non ci permette di raggiungere approssimazioni soddisfacenti.
E’ tutto per questa analisi al prossimo appuntamento meteorologico da
Roberto Nanni