Partendo dalla premessa che è complicato scendere nei particolari di quota neve, specie per la posizione dei minimi e dell’intensità dei rovesci, che se accompagnati da un raffreddamento dei bassi strati di precedenti coperture, potrebbero agevolarne le nevicate sino al suolo di alcune località del NordOvest Italiano.
Una massa d’aria artica agevolata dalla spinta del promontorio Atlantico sin sulla Groenlandia, alimenta una profonda saccatura meridiana che dal Mar del Nord approfondisce sulle coste Magrebine un nucleo particolarmente freddo, che sul Mediterraneo si attesterà con un minimo attorno ai – 36 a 500 Hpa, che equivarrebbe a circa 5300 metri di Geopotenziale.
Questo comporterà un approfondimento di una ciclogenesi, alimentata dalla stessa avvezione in quota con centro di massa tra la Liguria ed il Tirreno, a cui sarà associata dalla giornata di Venerdì 1 Dicembre dapprima un intenso flusso perturbato di aria più umida ripescata dal Mediterraneo, sotto forma di attività temporalesca sulla Sicilia settentrionale, parte della Calabria, Basilicata Ionica ed il Salentino, ma dal pomeriggio il flusso occlusivo associato alla medesima perturbazione assumerà una componente dal medio Tirreno-Adriatico sulle zone pianeggianti del NordOvest Italiano, con associati rovesci a prevalente carattere nevoso sulle regioni della Liguria, del Piemonte, dell’Emilia occidentale e nella notte in estensione su parte della Lombardia.
Dal pomeriggio di Venerdì le nevicate interesseranno il Verbese, il Biellese, le zone subappenniniche delle province di Reggio e Modena e le cime della Sicilia Orientale. Ma i fenomeni particolarmente intensi saranno quelli delle prime ore di Sabato mattina, che vedono i rovesci più marcati sul Savonese, Imperiese, e Cuneese, ma anche parte del Torinese e del Pavese con particolar attenzione alle zone appenniniche del versante Ligure-Tosco-Emiliano, dove saranno esposte ad abbondanti nevicate sino a quote di 300/400 metri, mentre burrasca forte di Maestrale affliggerà le coste Sarde con precipitazioni sparse associate ad attività convettiva sulle zone Nord-Occidentali dell’isola, e che diverranno nevose sulle sue creste.
Dal pomeriggio di Sabato 2 verso la notte stessa, la circolazione depressionaria e dei suoi venti meridionali in rotazione a quelli settentrionali unita al minimo Tirrenico in transito sull’Adriatico, accentuerà la fenomenologia convettiva con probabili sistemi lineari multicellulari associati a rovesci che investiranno le coste e l’immediato entroterra di Toscana, Lazio, Campania in spostamento verso Abruzzo, Molise, bassa Romagna e Marche dove i medesimi assumeranno carattere nevoso inizialmente sopra i 700/800 metri sull’Appennino Centrale, ma che nelle prime ore successive di Domenica gli stessi potrebbero raggiungere localmente i 200/300 metri, delle zone collinari.
Burrasca da NordEst sul Golfo Ligure ed Adriatico, con successiva rotazione della ventilazione da NordOvest sullo stesso versante dove nel pomeriggio festivo la perturbazione in esaurimento lascerà il posto a qualche schiarita, ritroveremo però residua instabilità in transito sul meridione italiano tra il tardo pomeriggio di Domenica 3 e la mattina di Lunedì 4, con rovesci a tratti temporaleschi che diverranno localmente nevosi sopra i 500 metri.
Copritevi perché le temperature specie le minime, crolleranno letteralmente lungo tutto lo stivale Italiano.
Buon settimana e a presto dal vostro meteo-bagnino
Roberto Nanni