Nelle prossime 24 ore avremo un irruzione di aria fredda particolarmente intensa di portata “ storica “, con brusco calo delle temperature e nevicate estese sino al suolo, ma con accumuli non particolarmente significativi, ma più limitati alle zone appenniniche, se non in un secondo momento quando l’aria gelida Russo-Siberiana di estrazione Polare continentale entrerà in Italia, per opera di un ponte di Veikoff e tiltata per mezzo di un grosso blocco anticiclonico medio-orientale che faciliterà la sua irruzione dapprima all’area Balcanica nella notte e facendo il suo ingresso sulla nostra penisola tramite i venti freddi di Bora . La continua discesa della saccatura in area Mediterranea, con il passare delle ore posizionerà una isoterma di – 36 in quota sulle aree centro-settentrionali, avvettendo sempre più aria fredda che ritroveremo con temperature diffusamente sotto media, negative anche durante il giorno. Iniziando una fase d’invorticamento per opera di una successiva ventilazione di Maestrale dalla porta del Rodano, la ventilazione secca NordOrientale seppur accompagnata da fenomeni di ASE, subirà una rotazione dai quadranti settentrionali ove le precipitazioni nevose raggiungeranno le coste adriatiche in forma localmente moderate che dalla bassa Romagna raggiungeranno la Puglia, ed alcune zone pianeggianti peninsulari del centro-sud Tirrenico.
Domenica 25 Ritroveremo cieli generalmente molto nuvolosi o coperti su tutto il paese e nevicate diffuse ma a carattere debole già a bassa quota al centro-nord più intense sui rilievi Emiliani, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e nelle zone interne della Toscana. Fenomeni di nevischio o neve mista pioggia sulle zone interne del centro Adriatico. Piogge o rovesci da sparsi a diffusi sul resto del paese con maggior interessamento delle aree Ioniche. Dal pomeriggio con il diradamento della nuvolosità compatta, sostituita da estese velature al Nord e sulla Toscana, le nevicate potrebbero divenire localmente intense nelle aree interne del Lazio, sino a raggiungere la capitale nella tarda serata. Le temperature risulteranno in sensibile diminuzione su gran parte del settore peninsulare, e nelle aree più direttamente investite dai venti freddi NordOrientali, i quali risulteranno da moderata forti dai quadranti orientali in pianura padana e regioni centrali, venti forti di Bora su Trieste con raffiche che potrebbero facilmente superare i 100 km/h, e di Tramontana sul Ligure. Moderati sempre da Est sulle restanti regioni Adriatiche con rinforzi sulle aree costiere. Mari da mossi ad agitati.
Lunedì 26 addensamenti ancora compatti sulle regioni Nordoccidentali con deboli nevicate sui relativi rilievi Alpini ed Emiliani, i cieli risulteranno da molto nuvolosi a coperti sulle regioni centrali ed in prevalenza Adriatiche, Sardegna orientale e regioni meridionali, dove ritroveremo nevicate diffuse a bassa quota sino a raggiungere le aree costiere del centro-sud peninsulare, fino a quota di pianura su Lazio e Campania, diffuse tra bassa Romagna e Marche, Abruzzo con fenomeni particolarmente abbondanti, zone interne della Sardegna nord orientale, e del Molise ed a quote più collinari al Sud. Piogge o rovesci sparsi sulla Sicilia con addensamenti compatti sulle aree Tirreniche, e cieli da poco a parzialmente nuvoloso sul resto del settore. Temperature in ulteriore diminuzione esacerbate dalla ventilazione che risulterà da moderata a forte dai quadranti orientali sulle aree costiere centrosettentrionali e sulle regioni centro-sud peninsulari, da moderati a forti di Maestrale sulle isole maggiori, forti di Tramontana sulla Liguria, moderati dai quadranti settentrionali altrove. Mari da molto agitati ad agitati l’Adriatico centro-settentrionale, ed il Mar Ligure, molto agitato a grosso lo Ionio, mossi i restanti bacini.
Prossimamente un articolo approfondito sulla durata di questa irruzione fredda, sempre qui in nostra compagnia da Rimini per MeteoGiuliacci.
Roberto Nanni
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