Un inizio di Dicembre che si conferma ancora una volta contraddistinto da anomalie termiche sostanziali su buona parte, e non solo, del Mediterraneo occidentale, ritrovando nella giornata di Mercoledì temperature in ulteriore aumento con punte sul nostro meridione attorno ai 20 gradi, previste in particolare nelle zone interne di Sicilia e Sardegna. Temperature oltre la media del periodo, condizionate da un campo anticiclonico subtropicale che con il propio asse disposto tra la Spagna ed il sud della Francia, raggiunge anche le regioni occidentali italiane.
Temperature miti quindi su buona parte della nostra penisola con massime che potranno raggiungere i 16 gradi a Genova, 17 gradi a Firenze, 18 a Roma e Napoli, caldo anche sulla pianura padana, più fresco si fa per dire rimarrà il settore Adriatico, la dove flussi settentrionali in quota anche in presenza di cieli sereni, manterranno le medie attorno ai 13-14 gradi.
Ma il tempo sarà destinato a cambiare nel corso di Giovedì, tramite un mezzo cavo d’onda associato ad una depressione Atlantica che sfruttando la flessione dei geopotenziali sul nostro paese isolerà una modesta perturbazione identificata come la numero 2 del mese, la quale rappresenterà una modifica dello stato del tempo definito da un aumento della nuvolosità che avverrà nel corso della sera precedente e a cui seguiteranno veloci precipitazioni che scendendo lungo lo stivale risulteranno a carattere debole e discontinuo, seppur risultando più moderate nella seconda parte della giornata sulle regioni di Campania e Sicilia settentrionale e nevose sull’arco alpino al di sopra dei 1500 metri.
Il tutto però sarà contraddistinto in un contesto autunnale ancora mite, visto che il promontorio estenderà nuovamente il suo dominio raggiungendo la Danimarca e solo nel corso di Venerdì verrà in parte indebolito dal transito di una moderata saccatura nord Atlantica, che con il suo ramo perturbato vedrà nuovamente influenzare il tempo sul nostro territorio durante il weekend e quindi del ponte dell’immacolata; questo sarà determinato da un altro sistema nuvoloso il numero 3 di Dicembre, successivo al quale seguirà una probabile fase più fredda ad inizio della prossima settimana.
Ma procediamo con ordine: il Venerdì al mattino si prevedono ancora foschie dense o nebbie sulla pianura padana, mentre il cielo sul resto del paese si presenterà poco nuvoloso o velato, nel corso del pomeriggio un aumento della nuvolosità risulterà più compatta al centro-nord, associata a deboli precipitazioni che diverranno più intense nelle ore serali su Liguria e Valle D’Aosta, nevose sopra i 1500 metri.
La giornata di Sabato si preannuncia molto nuvolosa o coperta sulle regioni centro-orientali settentrionali e su quelle meridionali accompagnate da precipitazioni che localmente potrebbero risultare anche forti. Nevicate sui rilievi alpini al di sopra dei 1500 metri, mentre con il progressivo allontanamento della depressione sui Balcani, dalla tarda mattinata vi è atteso un graduale miglioramento del tempo a partire dalle regioni centro-occidentali contraddistinto da un diradamento della nuvolosità, e con l’esaurirsi della precipitazioni sulle restanti zone meridionali, pur restando dei fenomeni residui sulle regioni della Sicilia, della Calabria, e della Puglia sino a fine giornata. Venti forti di Maestrale soffieranno sui nostri mari rendendoli da molto mossi ad agitati, rendendo probabili alcune mareggiate lungo le coste esposte.
Infine la Domenica sarà caratterizzata da una mattinata all’insegna di addensamenti che risulteranno compatti su tuto l’arco Alpino, la Toscana, le due Isole maggiori, Basilicata, Puglia e Calabria, con probabilità di deboli precipitazioni sui settori tirrenici della Sicilia, e su quelli meridionali della Puglia e della Calabria. Nevose appariranno le precipitazioni sui rilievi Alpini al di sopra degli 800 metri di quota. Il cielo risulterà sereno o poco nuvoloso sulle restanti zone della nostra penisola, con un graduale aumento della nuvolosità che nel corso del pomeriggio si concretizzerà risultando più compatta sulle regioni tirreniche, dove potranno presentarsi deboli piovaschi, localmente forti sulla Calabria.
Nel prossimo articolo cercheremo di far chiarezza sull’entità della prossima irruzione fredda che ci dovremmo attendere.
A presto e continuate a seguirci