Di questa lunga fase di caldo anomalo si è già parlato abbondantemente, con temperature che superano la media del periodo in maniera spiccata su tutta l’Europa centro-settentrionale così che alcune città italiane specie quelle settentrionali registrano anomalie termiche anche di 6/7 gradi, temperature che in alcuni casi vengono mal percepite per effetto di coperture basse ed estese sulle regioni settentrionali della ValPadana, accompagnate da foschie dense e banchi di nebbia.
Buona parte del Mediterraneo rimane sotto il dominio di un promontorio nordafricano, costretto ad elongare la propria influenza sino alle isole Zemlja Georga nel Mar Artico, per un estesa saccatura che dal vicino Atlantico si protende dall’Islanda al Marocco. Nel frattempo nella vicina Russia siberiana un Anticiclone dinamico, con valori prossimi al suolo di 1042 hPa, porta temperature negative anche di 10 gradi sotto zero a Mosca.
Ma da Domenica 18 la situazione potrebbe cambiare radicalmente anche per noi, per un impulso più fresco organizzato dai Balcani, che già dalla giornata di Venerdì 16 verrà avvertito con un calo repentino delle temperature anche di 10 gradi dapprima in montagna ma successivamente anche a quote più basse, con venti più freschi ma asciutti orientali che scivolando lungo l’adriatico centro-meridionale potrebbero far comparire le prime nevicate lungo il suo Appennino al di sopra dei 1000 metri. Il gradiente termico che deriverà da questo cambiamento il quale potrebbe delinearsi come una parentesi fresca, farà assumere probabilmente un arbitraria definizione di freddo per le nostre “ abitudini “ climatiche.
Su questo torneremo sicuramente a parlarne in maniera più approfondita nei prossimi editoriali.