Sembra una parodia di un altro significato letterario, in realtà parliamo semplicemente dell’analisi sinottica della tendenza meteorologica della prossima settimana; che vede il finire dell’anno all’insegna di un promontorio di origine africana e caratterizzato dall’aumento di nubi stratiformi, con maggior interessamento dell’aera Tirrenica con nebbie diffuse in particolare sulla Val Padana, deboli precipitazioni in serata sul Friuli, Lombardia, poco più intense sul Levante Ligure ed alta Toscana, più sereno altrove.

Dal primo dell’anno una nuova perturbazione Atlantica facente parte dell’estesa area depressionaria sul nord Europa, farà il suo ingresso da Ovest verso Est del nostro paese, portando precipitazioni diffuse dapprima sulle nostre regioni Occidentali, ma che si estenderanno progressivamente durante la giornata su quelle Orientali, lasciando successivamente ampi spazi di soleggiamento ad Ovest.

Con un nuovo minimo Britannico di origine Polare che dalla serata andrà ad agganciarsi alla preesistente saccatura, il settore Tirrenico Italiano verrà interessato da tempo perturbato con rovesci e temporali sparsi localmente moderati, associati a colpi di vento, che gradualmente si sposteranno nelle regioni meridionali del nostro paese nella giornata successiva, mentre il nord vedrà un aumento della nuvolosità compatta con fenomeni sparsi a carattere nevoso sull’aree Alpine specie quelle di confine Centro-Occidentali e localmente sui settori Appenninici.

Dopo gli isolati rovesci sulle zone centro-settentrionali Tirreniche, ove saranno nevose sui suoi versanti Appenninici, tra la notte ed il primo mattino di Martedì 2 Gennaio, le stesse regioni avranno un miglioramento delle condizioni nel corso della giornata, mentre il meridione sarà soggetto al passaggio del fronte perturbato ed instabile.

Venti da moderati a localmente forti dai quadranti Occidentali, special modo tra Sardegna e Toscana con Mari conseguentemente da mossi fino ad agitati i bacini Tirrenici.

Con i miglior Auguri di un Felice Anno Nuovo a tutti voi da ….

Roberto Nanni