Quella che sembra voler abbattersi sullo Ionio, un TLC o un Medicane isolatosi dal vortice ciclonico che in questa settimana ha letteralmente investito tutto il versante Adriatico, dalle nevicate copiose sull’Appennino centro-settentrionale e sulle rispettive Alpi Dinariche sferzate da venti tempestosi, a veri e propri flash flood su alcune città abruzzesi ma sopratutto su quelle della Grecia NordOccidentali, con esiti infausti.
Rimangono elevate le allerte della protezione civile per l’occlusione della ritornante del transito verso levante del vortice, con marcata instabilità unita a fenomeni piovosi intensi a carattere temporaleschi, grandinate e forte vento sulle regioni del centro-sud italiano, ma non solo su quelle;
Dal bollettino Meteomont, del servizio nazionale di previsione neve e valanghe si evince un pericolo di distacco del manto nevoso sul Appennino Emiliano Romagnolo da moderato a marcato, riferito a quelle zone sottoposte ad intense nevicate dei giorni precedenti, dove i versanti orientali esposti a windrift sono stati oggetto di locali ed abbondanti accumuli riportati dal vento, alzando il livello di pericolo con il successivo degrado del manto nevoso dettato dal rialzo termico.
Ora che la circolazione ciclonica sta lasciando lentamente il nostro paese, resta da guardare a l’evoluzione dello stesso cut-off, che alcuni elaborati numerici sembran voler suggerire in un indipendente sistema ciclonico subtropicale isolato a scala subsinottica, agevolato dalla calde acque superficiali del Mar dello Ionio dove lo stesso TLC con centro di massa a vorticità geostrofica elevata ed uno spiccato gradiente termico verticale, potrebbe sfociare in un vero e propio Medicane, con landfall previsto per il Sabato pomeriggio propio tra l’Albania e la Grecia.
Non ci rimane che attendere ulterioriori aggiornamenti in merito e darvi appuntamento al prossimo articolo.
Roberto Nanni