La pioggia congelatesi o per meglio dire gelicidio è un fenomeno che ben si presta alla sua formazione nella Pianura Padana, sopratutto quando in inverno vengono a crearsi le condizioni ideali per forti inversioni termiche. Un fenomeno meteorico apparentemente curioso quanto insidioso per la circolazione e pericoloso per le persone, a causa della pioggia che congela all’istante a contato con qualsiasi tipo di superficie.
Prende origine in alta quota come precipitazione nevosa ma attraversando strati atmosferici, prima più caldi, fondendo e trasformandosi in pioggia, poi più freddi, per la presenza di cuscini di aria fredda intrappolati nelle basse pianure e nelle conche vallive, non ha il tempo sufficiente per ricongelare e quindi rimanendo allo stato liquido anche a temperature inferiori allo zero, si solidifica una volta raggiunti i terreni, gli alberi, i cavi, i tetti, le strade, gli automezzi e così via. Inoltre, quando le gocce sono molto piccole, l’acqua è pura e priva di sali e la colonna d’aria subisce un repentino raffreddamento. Il risultato è una pioggia che gela, in inglese freezing rain, formando uno strato di ghiaccio sottile e trasparente, apparentemente simile al vetro, che accumulandosi, può provocare la caduta di rami anche di grandi dimensioni, rottura di cavi elettrici o telefonici, causando gravi disservizi, ma soprattutto, essendo persino difficile da individuare, rendere molto scivoloso il manto stradale e pericolosa la circolazione anche per i pedoni.
Solo il 13 gennaio 2017, per rievocare un episodio recente, le condizioni di un diffuso gelicidio tra le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma provocarono 753 infortuni con un incremento di chiamate al pronto intervento del 550 per cento.
Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico AMPRO Meteo Professionisti